Notiziario birrario

Notizie lusinghiere per il settore della birra, e per quella artigianale nello specifico. Il rapporto trimestrale di Assobirra – l’associazione di categoria dell’industria birraria – presentato a febbraio, ha rilevato nell’ultimo trimestre del 2018 un aumento del 6% delle vendite di birra rispetto allo stesso periodo del 2017 – con un incremento di 2 punti percentuali rispetto al +4% dell’anno precedente. Un dato interessante soprattutto perché si riferisce ai mesi invernali: una conferma dunque che la birra non è più vista solo come una bevanda per i mesi estivi, da consumare semplicemente per dissetarsi, ma come un prodotto da degustare con maggiore consapevolezza in tutti i periodi dell’anno. E a trainare questa crescita sono le “birre speciali”, categoria in cui ricadono anche quelle prodotte dai birrifici artigianali.

Anche la ricerca curata da Unionbirrai e dall’Università di Firenze presentata il 18 febbraio a Beer Attraction ha evidenziato la dinamicità di questo settore: dal 2015 al 2017 i lavoratori delle imprese produttrici di birra che impiegano più di 50 addetti sono aumentati del 4%, mentre quelli delle imprese che danno lavoro a un numero di addetti compreso tra 1 e 5 sono cresciuti del 60% (847 al 2017); dato che sale addirittura al 90% per le aziende che occupano tra 6 e 9 addetti (70 al 2017) – per un totale di 917 aziende coinvolte nell’indagine, che rappresentano una stima attendibile della quasi totalità dei birrifici artigianali. È la conferma che a trainare la crescita, pure sul fronte occupazionale, sono proprio i microbirrifici artigianali.