Questione di stile: la Blanche

Proseguiamo con la nostra rubrica alla scoperta degli stili. Anche con l’arrivo della bella stagione andiamo in Belgio, alla ricerca di una birra fresca adatta ai primi caldi: la Blanche, conosciuta anche con il nome fiammingo di Wit o Witte. Il nome, che significa letteralmente “bianca”, deriva dal fatto che il colore di quela birra – tendenzialmente giallo paglierino – risulta velato ed opalescente, quasi appunto con una sorta di alone bianco, che è dato sia dai lieviti in sospensione che dal peculiare contenuto di cereale.

La Blanche appartiene infatti alla famiglia delle birre di frumento, che costituisce generalmente attorno al 50% del cereale utilizzato. A differenza della “cugina” tedesca Weizen, tuttavia, la Blanche utilizza frumento non maltato – ossia che non è stato fatto germinare prima di essere essiccato: ciò influenza sia il processo di lavorazione che le sostanze che possono effettivamente essere estratte dal frumento, portando quindi ad un profilo diverso da quello delle Weizen. La Blanche è infatti caratterizzata da un corpo più acidulo, finanche con note quasi lattiche, che nel complesso risulta particolarmente dissetante. In alcuni casi viene anche aggiunta avena, che conferisce una particolare rotondità al corpo.

La cosa che più colpisce nelle Blanche è tuttavia l’aroma, dato sia dal tipo di lievito utilizzato che dal mix di spezie – generalmente coriandolo, buccia d’arancia amara o più raramente dolce, finanche al pepe e ai chiodi di garofano. Trattandosi di uno degli stili più antichi tra quelli ancora in uso, infatti, la Blanche conserva in buona misura il tradizionale utilizzo del gruit – una miscela di erbe aromatiche con funzione conservante in uso prima dell’introduzione del luppolo: tanto è vero che alcune birre di questo genere tuttora non prevedono il luppolo in ricetta, o ne prevedono in ogni caso una quantità minima. Ciò fa sì che anche il finale non abbia il taglio amaro presente in altre birre, ma richiami piuttosto in maniera fresca la speziatura o l’acidulo del frumento.

A tavola si abbina bene ai piatti di pesce e alle carni bianche; ma la speziatura può riservare piacevoli sorprese anche se accostata ai formaggi o ai dolci da forno, come i biscotti di frolla.

Anche B2O ha la sua Blanche, la Terra: che utilizza peraltro le scorze d’arancia biologica provenienti direttamente dalla Sicilia, e nello specifico dall’azienda agricola La Collina delle Arance di Grammichele (Catania).

Diversi i motivi che hanno portato alla scelta di questo prodotto: la coltivazione biologica – senza pesticidi né trattamenti di ceratura, che consente l’utilizzo integrale della buccia -; una filosofia di lavoro mirata alla riduzione degli sprechi, scegliendo per utilizzi quali questo che ne fa B2O – ossia l’uso unicamente della buccia, tagliata ed essiccata – quelle arance che altrimenti non andrebbero vendute perché presentano qualche imperfezione; la passione  che la famiglia Purpora, che gestisce l’azienda dagli anni ’60, sa far trasparire nel promuovere un modello sostenibile di coltivazione e di distribuzione del prodotto – dal non utilizzare prodotti chimici, al privilegiare l’acquisto diretto online eliminando tutti quei passaggi della filiera che fanno crescere il prezzo e determinano una notevole quantità di prodotto gettato perché non venduto in tempo utile.

“Certo è stato un gran lavoro, le prime volte, spellare tutte le arance a mano – osserva Gianluca, quasi divertito –; ma, oltre ad aver avuto in cambio una gran quantità di polpa ottima per le spremute, c’è stata anche la soddisfazione da un lato di aver ottenuto ottimi risultati nell’aromatizzazione della birra, grazie ad una buccia particolarmente ricca di olii essenziali e quindi profumata; e dall’altro di aver promosso con questa scelta quel legame tra azienda e territorio che come birrificio intendiamo perseguire, e che si concretizza anche nello scegliere fornitori che lavorano allo stesso modo”.

E i riconoscimenti non sono mancati: la Terra si è infatti aggiudicata 4 stelle ai Beer Awards 2017, prestigioso concorso internazionale con sede a Londra.